Emozioni al MuST23: il racconto di una visita immersiva
Il MuST23 – Museo Stazione 23 Maggio di Capaci non è un luogo come gli altri. Non è un museo di reperti storici o di teche polverose, ma un viaggio nel tempo e nelle emozioni. È un’esperienza immersiva pensata per toccare il cuore, non solo per informare la mente. E il modo migliore per raccontare cosa accade qui dentro non è attraverso un saggio storico, ma lasciando parlare le voci di chi lo ha vissuto in prima persona.
“Sono entrato nel museo senza sapere bene cosa aspettarmi. Ne sono uscito con il cuore pesante ma pieno di gratitudine.” Inizia così la lettera di Andrea, 17 anni, dopo la sua visita al MuST23. In questo articolo abbiamo deciso di dare spazio proprio a queste voci, a queste emozioni a caldo, ai pensieri e alle riflessioni che i visitatori ci lasciano scritti sul nostro quaderno all’uscita dal percorso. Sono testimonianze preziose che ci ricordano ogni giorno perché questo Museo esiste: per trasformare la memoria in impegno.
Le voci che risuonano oltre il silenzio
Il percorso espositivo del MuST23 inizia con il silenzio, un momento di riflessione che precede il rumore assordante del passato. La ricostruzione di quegli istanti, il 23 maggio 1992, è pensata per essere un pugno nello stomaco, ma anche un’opportunità per comprendere la portata di quel momento storico. E le reazioni dei visitatori, specialmente dei più giovani, sono la nostra più grande ricompensa.
Martina, in visita con la sua scuola da Milano, ha scritto: “Non dimenticherò mai quello che ho provato. Uscita da lì avevo le lacrime, ma anche la voglia di fare qualcosa di buono nella vita”. Questa testimonianza ci commuove profondamente, perché coglie l’essenza della nostra missione. Il MuST23 non vuole generare tristezza, ma speranza. Vuole far capire che da una tragedia può nascere la voglia di un cambiamento positivo, l’energia per diventare un “agente di legalità” nel proprio piccolo.
Un’altra testimonianza che ci è rimasta impressa è quella di un signore sulla settantina, venuto con i nipoti: “Ho rivissuto quei giorni, la paura, la rabbia che provammo tutti. Ma qui ho capito che la memoria non è solo dolore, ma è il seme per le generazioni future. Grazie per aver creato questo ponte”. Le sue parole ci confermano l’importanza di creare un legame tra passato e presente, tra chi ha vissuto quei momenti e chi li conosce solo dai libri di storia. Il MuST23 è un ponte tra le generazioni, un luogo in cui il racconto si fa esperienza e la storia diventa vita.
Oltre il dolore: la riscoperta dei valori
Il nostro percorso al MuST23 non si ferma alla narrazione della strage. È un cammino che esplora la vita e il lavoro di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti i loro collaboratori. Mettiamo in evidenza i loro principi, le loro lotte quotidiane, il coraggio di uomini e donne che hanno saputo dire “no” al sistema. Le sale che raccontano il Maxiprocesso di Palermo e le indagini del Pool Antimafia sono pensate per mostrare il valore del lavoro di squadra, della perseveranza e dell’integrità.
“Ho visto l’umanità di Falcone,” ci ha scritto Luigi, uno studente universitario. “Non era solo un eroe, ma una persona con le sue paure, le sue speranze. Questo mi ha fatto sentire che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza. La cultura della legalità non è un concetto astratto, è una scelta quotidiana”. Il nostro staff del MuST23 è spesso presente per rispondere alle domande, per ascoltare e per approfondire le storie dietro le immagini e i documenti. È in questi dialoghi che si costruisce la vera consapevolezza.
Un’altra visitatrice, una professoressa del sud Italia, ha scritto: “Insegnare il valore della giustizia non è mai stato così facile. Porterò questa esperienza in classe, perché i miei alunni hanno capito più qui in un’ora che in un anno di lezioni teoriche”.
L’invito a vivere l’esperienza in prima persona
Queste testimonianze sono il nostro motore, la prova che il lavoro svolto qui a Capaci ha un impatto reale e tangibile. Il MuST23 è nato per essere un luogo di incontro, di riflessione e di crescita. Non è solo un museo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Vogliamo che ogni visitatore, uscendo, senta non solo il peso della memoria, ma anche la forza e l’ispirazione per agire. Per credere in un futuro diverso, per sé e per la propria comunità.
Se cerchi un’esperienza che ti tocchi nel profondo, se vuoi capire veramente il significato di memoria antimafia e il valore dell’impegno civile, ti invitiamo a visitare il MuST23. Lascia che la storia ti parli non solo attraverso i libri, ma attraverso le emozioni.
Ti aspettiamo a Capaci, per lasciare anche tu il tuo segno, il tuo pensiero, il tuo piccolo contributo alla lotta continua per la giustizia e la libertà. La tua testimonianza potrebbe essere la prossima a ispirare gli altri.