Museo Stazione 23 Maggio a Capaci

Un museo a Capaci per dire NO MAFIA

Chi Siamo

Da trent’anni, quelli che erano i ragazzi di Capaci nel 1992, si danno da fare per tenere viva la memoria e promuovere la cultura della legalità tra i cittadini, gli studenti di tutta Italia, i turisti da ogni parte del mondo. Uno sforzo ancora più importante oggi che la mafia opera sottotraccia e i più giovani rischiano di leggere appena due righe su Falcone nei libri di storia.

Associazione Capaci No Mafia ETS

L’associazione Capaci NO MAFIA nasce nel 2009 e sin dalla sua costituzione si occupa della diffusione su scala nazionale e internazionale della storia del movimento antimafia e delle innovative campagne contro il pizzo realizzate a Palermo.

Capaci NO MAFIA ha gestito un tratto di spiaggia libera attrezzata a Capaci, nell'estate del 2013, e a Isola delle Femmine - nell’estate del 2014. Il tratto di spiaggia è stato chiamato Sconzajuoco (in italiano “guastafeste”), in omaggio al nome della barca di Libero Grassi, il commerciante assassinato nel 1991 per essersi rifiutato di pagare il pizzo a Cosa Nostra.

Capaci NO MAFIA ha per obiettivi la tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, con la salvaguardia del territorio. Favorisce operazioni di rigenerazione urbana coinvolgendo l’intera comunità.

Cooperativa sociale Addiopizzo Travel

Addiopizzo Travel è una cooperativa sociale che si occupa di turismo responsabile antimafia con percorsi formativi di cittadinanza attiva rivolti principalmente a giovani e studenti.
La sua attività si concentra sull’organizzazione di viaggi ed escursioni in Sicilia, con l’obiettivo di mostrare come questa terra sia lontana dallo stereotipo di terra di mafia.
Dal racconto di storie di resistenza a Cosa nostra come dall’incontro con testimoni e attori di innovazione sociale, i viaggiatori conoscono un altro volto della Sicilia. I fornitori di servizi turistici selezionati (hotel, bus, guide, ristoranti, ecc), sono imprese che non pagano il pizzo alle cosche locali e che aderiscono alla rete di consumo critico antiracket promossa dall’associazione Addiopizzo di Palermo.
Sin dalla sua costituzione, Addiopizzo Travel si è occupata della fruizione del patrimonio culturale immateriale relativo alla storia del movimento antimafia siciliano.

DA DOVE VENIAMO



Per chi quel 23 Maggio 1992 c’era e per chi ebbe la notizia da un telegiornale, quel giorno ha segnato un prima un dopo. L’esplosione fece saltare un intero tratto di autostrada uccidendo il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La strage fu seguita poche settimane dopo da quella di via D’Amelio, a Palermo, in cui furono uccisi il giudice Borsellino e la sua scorta. Quella stagione terribile di bombe vibrò nelle coscienze di un'intera generazione di giovani siciliani che, dopo aver visto da vicino la brutalità di Cosa Nostra, decisero di uscire dal silenzio e far sentire con forza la propria voce. Fu un grido di dolore e allo stesso tempo un’incitazione alla ribellione: NO MAFIA.

Quell’urlo risuona ancora oggi a Capaci, lo si legge inciso a caratteri cubitali sulla parete della casina da cui i mafiosi azionarono il detonatore. Alto su una collina, ben visibile a chi arriva e a chi riparte da Palermo, è il simbolo di una Sicilia che resiste, spera, cambia.

RIGENERIAMO I LUOGHI



Il Museo sarà ospitato negli spazi dell’ex stazione di Capaci, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI. L’area, in disuso da anni, contiene l’ex fabbricato viaggiatori (una palazzina su due livelli completamente da ristrutturare) e l’ex scalo merci (un ampio piazzale in cui verranno allestiti diversi container).

L’ex stazione ferroviaria viene quindi destrutturata e privata della sua funzione nativa per ospitare opere d’arte e spazi culturali interattivi e multimediali.

MuST23 è dunque anche un progetto di rigenerazione urbana, che ha l’obiettivo di offrire un spazio sostenibile, vivibile e attraente sia per i residenti sia per i visitatori, un hub culturale che sia punto di riferimento per la Sicilia e non solo.

FACCIAMO COMUNITÀ


Capaci NO Mafia ETS negli anni ha intessuto forti relazioni con le associazioni e le istituzioni del territorio.
Con MuST23 vogliamo creare uno spazio aperto alla comunità locale e ai cittadini attivi, un luogo di confronto e creatività. Non solo un museo, ma una casa delle associazioni, che permetta alle realtà locali di avere un luogo di ritrovo e di sperimentazione per la promozione sociale e culturale del nostro territorio in cui sono rare le strutture sportive, culturali, ludico-ricreative, di fruizione artistica.

Metaforicamente, la stazione ferroviaria come punto di arrivo e (ri)partenza allude anche al viaggio come esperienza trasformativa. MuST23 si propone come volano per l’economia locale, favorendo una destagionalizzazione della filiera turistica, attualmente concentrata esclusivamente sui tre mesi estivi. Il nostro obiettivo è rendere Capaci meta di un “pellegrinaggio laico”, etico e sostenibile, parte di quel turismo rigenerativo che fa incontrare “gli altri” e valorizza le comunità.

MuST 23 è il punto di partenza fondamentale per una rinnovata coscienza critica e di comprensione di chi siamo stati, chi siamo e in che direzione vogliamo andare.

Il Progetto

  • 01 L’idea

    MuST23 - Museo Stazione 23 maggio, è un museo interattivo e multimediale, che mira alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente, di "memoria viva". Partendo dalla strage del 23 maggio 1992, che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e alla sua scorta scorta, racconta una Sicilia che resiste, spera, cambia.
    MuST23 sarà una sorprendente esperienza formativa ed emotiva. Il visitatore si immergerà nelle storie e nelle testimonianze di chi ha vissuto quel periodo storico, con un linguaggio vivido e colorato di speranza. MuST23 presenta la rivalsa della bellezza dei luoghi, della determinazione della popolazione di questa città che vive e si impegna nel sogno concreto di una Capaci…capace di reagire, ricostruire e rinascere.

  • L’obiettivo di MuST23 è quello di informare e scuotere le coscienze per spingere all’impegno. Conoscere quello che successe oltre 30 anni fa, quando nessuno degli studenti di oggi era ancora nato, riduce il rischio di indifferenza alle mafie.
    Attraverso il ricorso a filmati d’epoca e l’utilizzo di tecniche avanzate come la realtà virtuale, sarà possibile rivivere i momenti della strage, quando un intero tratto di autostrada saltò in aria, e persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
    Ma la strage sarà solo il punto di partenza del percorso museale. Se Capaci per molti è sinonimo di strage, partire da quell’evento drammatico diventa strumento narrativo per raccontare come quel giorno segnò anche un prima e un dopo nella cosiddetta “generazione del ‘92”, i giovani siciliani (e non solo) segnati da quell’esperienza, che diedero nuova linfa alla resistenza alla mafia e alla valorizzazione del territorio. MuST23 guiderà attraverso l’importante lavoro di Falcone, l’impegno della società civile, gli arresti dei più importanti boss e le eccellenze siciliane.

  • Tecnologie all’avanguardia trasformano la visita in un’esperienza immersiva unica e interattiva. Il visitatore è il vero protagonista che fa partire i filmati, sceglie il percorso, seleziona le storie da conoscere o gli argomenti da approfondire. Una partecipazione attiva che ha lo scopo di ricordare il ruolo di ciascuno di noi nel contrasto alle criminalità, l’importanza dell’impegno quotidiano.
    Il MuST23 diventa così anche un luogo di fruizione e produzione culturale legato all’antimafia in senso ampio, con attività didattiche, culturali e aggregative e spazi per le produzioni multimediali.

  • Il luogo scelto è quello dell’ex stazione di Capaci, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI. Gli spazi consistono nell’ex fabbricato viaggiatori, una palazzina su due livelli completamente da ristrutturare, e nell’ex scalo merci, un ampio piazzale in cui verranno realizzate le istallazioni all’aperto e dentro container che crearanno il percorso esperenziale.

  • Nell’ambito della misura Cultura Crea 2.0 è stato approvato da Invitalia il primo step del progetto museale.
    Il progetto approvato prevede l’acquisto di 4 container da piazzare nell’ex scalo merci, il loro allestimento, l’acquisto di attrezzatura tecnologica (come visori e proiettori), la ricostruzione di alcune scene con l’aiuto della realtà virtuale e della realtà aumentata. Questa prima area del museo verrà aperta nel 2024.

  • Partendo dalla strage del 23 maggio 1992 che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e alla sua scorta, MuST23 racconta con l'aiuto di immagini di repertorio, della realtà virtuale e delle nuove tecnologie, la Sicilia che resiste, spera, cambia.

    Cultura Crea

    PDF

    Il progetto offrirà uno spazio di fruizione culturale permanente, aperto a studenti, cittadini, turisti. Uno spazio di "memoria viva" dove vengono raccontate e vissute storie, ricostruzioni e implicazioni dell'omicidio del giudice Falcone e di quel periodo di storia d'Italia, con l’obiettivo di risolverne le ambiguità, conservarne le lezioni e al contempo superarlo. L’impegno civile nato quel giorno è ancora necessario ed è alla portata di tutti.

 

I Partner

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Contatti

Dove Siamo:

MuST23 - Museo Stazione 23 Maggio
Via Monsignor Siino snc (c/o ex stazione Ferroviaria di Capaci)

Tel:

+393382230135

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INTESTATO A: CAPACI NO MAFIA ETS